GLOSSARIO DEI TERMINI UTILIZZATI NELLA FORMAZIONE
ANDRAGOGIA Il corpo delle
conoscenze riguardante i discenti adulti in modo parallelo e distinto rispetto
al modello pedagogico dell'apprendimento infantile. Obiettivo
dell'insegnamento-apprendimento viene definito come progressiva acquisizione di
autonomia da parte degli individui, sia per svolgere i ruoli propri delle
diverse fasi della vita.
ANIMATORE
DI FORMAZIONE
L'animatore di formazione ha un ruolo soprattutto di conduzione dei gruppi e di
gestione dell'aula, coordina i lavori, modera le discussioni, favorisce
l'interazione tra docente e discenti e tra i discenti fra loro, qualche volta
può svolgere anche il ruolo di docente ha competenze soprattutto di metodo
della formazione, di comunicazione e relazione.
APPRENDIMENTO Dal latino:
prendere, comprendere, afferrare con la mente. Applicazione di istruzioni e
procedure, attraverso la quale il partecipante acquisisce nuove conoscenze,
abilità non posseduti in precedenza e necessari all'esecuzione di nuovi
comportamenti attinenti ad attività specifiche, all'utilizzo di tecnologie e
strumenti o al miglioramento di aspetti relazionali. Il processo comporta una
modificazione relativamente stabile nel modo di pensare, sentire, agire.
BLENDED
LEARNING
Modello di formazione mista basata sull'insieme di momenti formativi in
presenza e a distanza. Un tipico programma di corso in blended learning prevede
l'alternanza o la sequenza di incontri in aula (lezioni, seminari) e di fasi di
studio, realizzato mediante gli strumenti della Formazione a Distanza, siano
essi dei CD-Rom da installare sul proprio computer oppure dei veri e propri
percorsi formativi fruibili in Internet con modalità sincrone o asincrone.
BRAINSTORMING Attività di
gruppo finalizzata a facilitare la libera espressione delle idee. Si tratta di
una tecnica induttiva il cui scopo è far emergere in modo spontaneo le idee
senza compiere interventi di valutazione o di critica.
Ogni proposta viene accolta e
registrata e il conduttore, in genere un animatore esperto, dove prestare la
massima attenzione a mantenere il clima favorevole alla libera espressione del
pensiero, senza alcun tipo di condizionamento. Alla fase di raccolta delle idee
segue, meglio in seduta separata, una sintesi di quanto è emerso. Il
brainstorming è particolarmente adatto alla produzione di un progetto,
principalmente nella fase di pianificazione, quando è utile per raccogliere
idee e proposte.
CONFERENZA Riunione di
più persone per relazionare e discutere su argomenti specifici; è un discorso
tenuto in pubblico su tematiche di vario tipo (ciclo di conferenze).
CONGRESSO Riunione dei
rappresentanti di una categoria professionale per discutere di argomenti
d'interesse comune.
DIDATTICA
IN GRANDE GRUPPO
La didattica in grande gruppo è un metodo didattico che caratterizza gli eventi
nei quali un docente interagisce in modo frontale con un numero di discenti
variabile da 10 a
30-40 o anche più.
DIDATTICA
TUTORIALE
Metodo di apprendimento attivo, centrato sul discente e basato
sull'apprendimento per ricerca e per scoperta. Si avvale di un docente-majeuta
(tutore), che non trasmette informazioni, ma facilita l'apprendimento e
valorizza e motiva sia lo studio individuale che il lavoro di gruppo.
DISCUSSIONE
DI CASI
Presentazione ad un gruppo di un caso emblematico, preferibilmente complesso
sul quale viene intavolata una discussione, senza specifico mandato di trovare
una soluzione al problema, ma con l'obiettivo di confrontare posizioni anche
diverse di fronte ad una situazione reale o realistica. Possono partecipare
alla discussione di casi anche professionalità diverse.
DOCENTE
- FORMATORE
Dal latino docere insegnare, riferito prevalentemente alla trasmissione di
contenuti ai discenti. E' compito di questa figura, dotata di capacità
didattiche e contenutistiche, anche l'approfondimento e la scelta dei
contenuti, eventualmente insieme a tutto il gruppo docente. La sua attività può
espletarsi con maggiore efficacia negli eventi che si svolgono con la metodica
della didattica attiva.
ESPERTO
PROFESSIONALE
L'esperto professionale (proveniente anche da istituzioni ed organizzazioni
pubbliche, da organizzazioni del lavoro e-o da imprese private) è uno studioso
di qualche disciplina (in particolare di scienza della formazione) non in
possesso di titolo ufficiale che lo abiliti a svolgere attività didattica.
EVENTO
FORMATIVO
Singola attività didattica destinata ad avere in misura più o meno rilevante
obiettivi di natura formativa.
FORMATORE Dal latino
formator - oris , chi forma, chi dà forma a qualcosa. Il formatore è un
facilitatore di apprendimento che opera all'interno di un processo di
formazione: il suo fine è quello di massimizzare il processo di apprendimento,
realizzando in prima persona azioni specifiche, sia sul contenuto (didattica e
stili di docenza) che, soprattutto, sul processo (processo e clima).
LA
FORMAZIONE
Attività programmata e finalizzata che permette o sollecita l’ individuo a
evolvere, ponendolo in situazioni che possono ottenere come risultato un
accrescimento delle sue competenze. Processo permanente finalizzato a costruire
un progetto professionale nell’ottica dell’ eccellenza, strettamente connesso
con l’idea di qualità dinamica, intesa come ricerca del miglioramento continuo
e adeguamento di conoscenze, abilità e competenze professionali. La formazione
deve tradursi in un processo e le tappe di questo processo sono:
1) analisi dei bisogni
2) progettazione
3) azione formativa
4) valutazione dei risultati.
LAVORO
IN PICCOLO GRUPPO
Ogni situazione in cui l'insieme dei partecipanti ad un'iniziativa formativa
(il corso, la classe) si suddivide in sottoinsiemi meno numerosi. Il lavoro di
gruppo comporta la suddivisione dei partecipanti in gruppi di dimensioni
ridotte, operanti in autonomia, cui è assegnato un compito, il
"mandato", da svolgere in un tempo determinato, per presentarne
successivamente le conclusioni in sessione plenaria. Permette di lavorare con
materiale didattico non solo in termini di conoscenze ma anche di atteggiamenti.
I partecipanti sono più propensi a scambiare i propri pensieri. Generalmente la
sessione è strutturata con l'aiuto di esercizi specifici. Prevede una
partecipazione diretta e contemporanea dei partecipanti e un'interazione anche
se questa può avvenire tramite collegamenti in linea (chat, e-mail,
teleconferenze).
LEZIONE Metodo
didattico consistente nella presentazione formale ad un uditorio anche ampio,
da parte di un docente di nozioni che devono essere acquisite da più discenti,
seguita da ampia discussione con i presenti. Possono essere utilizzati sussidi
audiovisivi e dimostrazioni.
LEZIONE
INTEGRATA
Metodo didattico che consiste nell 'inserire all 'interno di una lezione dei
sistemi strutturati finalizzati a rendere attiva la partecipazione dei discenti
e a rilevare il grado di comprensione e memorizzazione dei messaggi. La
presentazione formale viene tenuta in contemporanea da due o più docenti,
appartenenti anche a figure professionali diverse, su materiale predisposto e
con obiettivi di apprendimento definiti.
METODI
DIDATTICI
Definizione della strategia e del contesto operativo attraverso cui si sviluppa
la esperienza di insegnamento apprendimento
Tipologie:
1.
Didattica frontale:
a) lezioni magistrali;
b) lezione frontale standard con dibattito
tra discenti ed esperto-i guidato da un conduttore (l'esperto risponde)
c) tavole rotonde con dibattito tra
esperti (non simposi o corsi brevi)
2.
Didattica interattiva:
d) dimostrazioni tecniche senza
esecuzione diretta da parte dei partecipanti
e) presentazione e discussione di
problemi o di casi didattici in grande gruppo
f) lezione integrata con filmati,
questionari, casi didattici flash di stimolo, ecc.
3.
Didattica attiva:
g) esecuzione diretta da parte di tutti
i partecipanti di attività pratiche o tecniche
h) Role playing
i) lavoro a piccoli gruppi su problemi
e casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria
con esperto
PERCORSI
FORMATIVI
Insieme delle attività di formazione che consentono al professionista di
mantenere e migliorare nel tempo conoscenze, abilita e competenze, adeguandole
al progresso scientifico, tecnologico e culturale.
PROBLEM
BASED LEARNING (PBL)
Modalità di didattica attiva svolta a gruppi di discenti, o anche individualmente,
ai quali viene proposta una situazione problematica realistica che essi
affrontano con l'obiettivo di trovare o scoprire, attraverso il lavoro di
gruppo, nuove informazioni. A differenza del problem solving, nel Problem Based
Learning il discente o i gruppi di discenti non posseggono ad inizio tutte le
informazioni necessarie per la soluzione del problema e devono quindi eseguire
anche un lavoro di ricerca, che può essere scaglionato in più giorni. Nel
Problem Based Learning non è necessaria la presenza del docente durante la
ricerca
PROBLEM
SOLVING (PS)
Tecnica o modalità di didattica interattiva svolta individualmente o a piccoli
gruppi consistente nel presentare al discente - già in possesso di tutte le
informazioni cognitive necessarie per raggiungere la soluzione - un problema
stimolandolo a cercare la soluzione mediante tentativi guidati dal docente
stesso. Nel problem solving, il docente non deve in alcun modo proporre la
soluzione del problema; nè deve dichiarare errati eventuali tentativi effettuati
dal discente, limitandosi a mostrarne l'incongruenza con il problema stesso.
Nell'attività di problem solving il docente rimane presente ai tentativi del
discente e lo assiste durante l'intera durata della ricerca.
RELATORE
Esperto
di specifico contenuto di formazione: è inserito nel contesto dell'evento
formativo per la sua particolare esperienza sull'argomento.
ROLE
PLAYING
Particolare tipo di esercitazione che richiede ad alcuni partecipanti di
svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di attori di rappresentare, ciò,
alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da
osservatori dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta.
Consente un'esplicitazione ed un'analisi dei vissuti, delle dinamiche interpersonali,
delle modalità di esercizio di specifici ruoli e, più in generale, dei processi
di comunicazione agiti nel contesto rappresentato.
SEMINARIO Riunione tra un numero contenuto di persone, già più o meno esperte in un determinato campo, con l’obiettivo non tanto di far apprendere conoscenze o competenze nuove, quanto di stimolare l'apprendimento su un tema oppure il confronto tra conoscenze e esperienze diverse, al fine, ad esempio,di realizzare un progetto o raggiungere un consenso su una particolare procedura.
SIMPOSIO Incontro di
studiosi a scopo aggiornamento e informazione reciproca, differisce dal
congresso per l’ argomento più specifico e il minor numero di convenuti.
TAVOLA
ROTONDA
Un contesto nel quale un gruppo di esperti (anche provenienti da categorie
professionali diverse) guidati da un moderatore, discute e si confronta su un
tema prestabilito. Il tutto in presenza di un uditorio che, generalmente, si
trova in situazione di tipo recettivo-passivo e non interviene se non in modo sporadico
e marginale e in genere al termine della discussione.
TUTOR Il tutor
persona esperta nella materia in cui il discente si sta formando, nella
migliore delle ipotesi lavora in rapporto di uno a uno (un tutor = un
discente), è una figura tipica in situazioni didattiche di training, nello
studio professionale, ecc. In aula deve essere presente quando sono previste
esercitazioni per l'acquisizione di competenze pragmatiche, meglio se in
rapporto molto basso, ad esempio un tutor ogni 3-4 discenti.
Il tutor deve avere competenze di
metodo della formazione, di comunicazione e relazione oltre a quelle specifiche
sull’ argomento su cui verte il corso o l’ esercitazione o il periodo di
training.
Può prendere parte, nel corso dell’
evento, anche unicamente ai momenti di gruppi, in cui sia previsto e necessario
il suo supporto ai partecipanti
WORKSHOP Sessione di
lavoro di un gruppo ristretto (8-12 persone) con funzioni specifiche da
svolgere. Può includere brevi presentazioni di casi ed anche performance con
supervisione.
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